Marsala, Procura e Dia indagano sulla testa di cavallo trovata davanti ad una villetta

Non sarebbe stato uno scherzo di cattivo gusto, tanto meno una pura casualità, il rinvenimento di una testa mozzata di cavallo davanti una villetta dell’immediata periferia di Marsala. Dietro il rinvenimento della testa, avvenuto la scorsa settimana in contrada Ciancio, potrebbe celarsi un chiaro messaggio intimidatorio nei confronti del “destinatario”. La macabra scoperta era stata fatta da un uomo che aveva subito avvertito i carabinieri del rinvenimento e cosa assai più grave del chiaro atto intimidatorio di stile mafioso appena ricevuto. La cruenta scena  del rinvenimento di una testa mozzata di cavallo fra le lenzuola del letto è sta immortalata nella saga cinematografica de “Il Padrino” di Francis Ford Coppola. Questa volta l’episodio non ha nulla a che vedere con la finzione cinematografica hollywoodiana ed anche se sarebbe stata trovata fuori dall’abitazione incute lo stesso una certa paura.

Sull’identità dell’uomo viene mantenuto il massimo riservo. Pare che si tratti di un consulente in vista della città. Le indagini dei carabinieri, sotto la supervisione della Procura della Repubblica e della Dia, Direzione investigativa antimafia, sono state estese in ambito provinciale. Gli inquirenti stanno indagando nel passato dell’uomo, sulle sue frequentazioni e persino sui suoi clienti nel tentativo di rintracciare eventuali collegamenti con gente in odor di mafia.

L’avvertimento, se realmente ha una matrice mafiosa, lascia presagire una vendetta nei confronti dell’uomo da parte di cosa nostra. Per cui la stessa vittima avrebbe tutto da guadagnare nel fornire una fattiva collaborazione alle forze dell’ordine. Le indagini, intanto, vanno in ogni direzione.

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