Marsala, meccanico non gonfia la ruota ad un immigrato e viene colpito da un machete

Sembra una delle tante leggende metropolitane sugli immigrati che da giorni gira in città, ma non è cosí. Il meccanico è un 51enne marsalese, M. B. (queste le sue sue iniziali); l’aggressore è un ragazzo di colore in fin di vita, essendo finito col suo motorino contro un camion che viaggiava sulla corsia opposta; l’aggressione con machete alla mano si è verificata un un’autofficina di contrada Santo Padre delle Perriere lo scorso 11 luglio, ma la notizia è uscita solo ora, dopo che la vittima si è confidato con il giornalista di una testata on line di Marsala.

Ecco, secondo quanto raccontato al giornalista, cosa sarebbe accaduto quel giorno: un ragazzo con un ciclomotore si presenta dal meccanico per avere gonfiate le ruote, quest’ultimo gli dice di avere il compressore d’aria rotto e che le ruote le poteva gonfiare nel vicino rifornimento di carburanti. Il meccanico, ignaro di quanto stava per accadergli, è ritornato al suo lavoro, Ed è stato solo un caso fortuito che ha indivuato l’ombra dell’immigrato mentre stava per colpirlo, forse alla testa, con un machete, un coltello con la lama lunga. Istintivamente il meccanico ha alzato un braccio per proteggersi ma la lama per poco non o ha tranciato di netto. La lama pare che fosse poco affilata e per tanto ha procurato solouna profonda ferita al braccio.

Le urla di dolore hanno attirato l’attenzione dei colleghi di lavoro e forse messo in fuga l’aggressore, prima che potesse scagliarsi nuovamente contro il meccanico ferito. Soccorso, l’uomo, è stato avviato in ospedale, mentre i carabinieri avviavano le indagini sull’aggressione. Del ragazzo si perse ogni traccia

Qualche giorno dopo il meccanico ha riconosciuto il suo aggressore nel corpo riverso per terra, di un giovane immigrato che si era appena scontrato, frontalmente, con un ciclomotore contro un autocarro. Le condizioni del ragazzo, di cui ancora si sconosce l’identità, permangono gravi. Al momento dello scontro il giovane era sprovvisto dei decumenti personali, del motorino, dell’assicurazione e della stessa targa sul mezzo. Il meccanico ha conferito incarico ad uno studio legale per essere tutelato. Le indagini sono ancora in corso.

 

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