Marsala, l’ex assessore Bellina: “con o senza l’aeroporto il turismo può crescere. E’ solo questione di volontà ed abilità”

Non c’è di peggio che vedere la propria Città procedere in un lento, inesauribile declino. Un declino che genera sofferenza e stupore ma che i molti tentativi di inversione di rotta non hanno mai di fatto interrotto. Eppure per uno come me che esplora il mondo in un quasi perpetuo girovagare, il nostro appare come un territorio di grande bellezza, baciato dalle quattro stagioni, ricco di inimmaginabili ricchezze storiche, paesaggistiche e culturali. Altri paesi farebbero carte false per possederne la metà e invece noi siamo talmente assuefatti alla bellezza che quasi non ci appare più tale. Certo ci sono questioni importanti da risolvere ed anche se in verità la volontà di fare esiste questa si scontra con l’atavica incapacità del non sapere come. Da una parte ci sono i sogni e i sognatori che sono molti e dall’altra la realtà e i pragmatici che sono invece irrimediabilmente pochi. In breve, la politica, le Istituzioni molti degli amministratori e quant’altro sono simili ad una radio priva di audio.

Fanno bella mostra di se stessi ma non trasmettono nulla di nulla. Basta pensare alla questione Aeroporto. Non è certo facile risolvere i problemi creati da una mancanza di dialogo tra le parti in gioco tuttavia è oltremodo ingenuo ed uso solo un eufemismo, organizzare un Consiglio comunale aperto per mettere in evidenza l’incapacità di affrontare le cose. Insomma il re appariva vestito prima della discussione in Consiglio e man mano che le cose andavano avanti con i vari interventi il re a poco a poco perdeva le vesti fino a restare nudo mostrando tutti i suoi limiti. I termini della questione eppure sono semplici. Disponiamo a qualche chilometro dalle nostre case di una struttura moderna ed efficiente in grado di servire anche aree molto più vaste della nostra provincia. Ho visto in giro per il mondo Città di gran lunga più grandi e popolose dotate di Aeroporti più piccoli e meno funzionali.

Ho visto anche territori ad alta valenza turistica serviti da strutture ridicole e carenti rispetto a Birgi. Noi abbiamo rispetto a molti altri un vantaggio concreto e di inestimabile valore che purtroppo non è stato considerato tale se siamo arrivati al punto da temerne la chiusura o quanto meno la sottoutilizzazione. Certo è probabile che se Birgi non esistesse affatto nessuno ne patirebbe la mancanza. In fondo Punta Raisi è a soli 50 minuti di strada. Ed a mia memoria non ricordo alcuna grande area urbana nel mondo servita da due aeroporti la cui distanza fosse così ridotta. Non credo pertanto che la crescita o il consolidamento dei movimenti turistici verso la Sicilia occidentale possa essere messa a rischio da un Birgi non attivo. Il cuore del problema è invece un altro poiché rinunciando a Birgi ci priveremmo per incoscienza , ignoranza o manifesta colpevolezza di qualcuno, di quel grande benefit che ci consente di avere un aeroporto dietro la porta di casa. Insomma nella grande staffetta dello sviluppo turistico potremmo arrivare primi perché il testimone ci è stato consegnato con un vantaggio tale da potere surclassare chiunque ed ora a noi toccherebbe giungere al traguardo con serenità e senza patemi alla luce della distanza che ci separa dal resto dei competitors. Facile capire che per non vincere in queste condizioni bisogna veramente essere brocchi certificati.

Massimo Bellina

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