Marsala, in stato di agitazioni le imprese di autospurgo. Il servizio è fermo

autospurgo-polispurgo-marsala-scioperoProtestano, da alcuni giorni, le aziende che esercitano il servizio di autospurgo a Marsala. I loro mezzi, uno per ogni azienda, una decina in tutto, sono stati parcheggiati in bella vista sul lungomare Colonello Maltese, nei pressi del Monumento ai Mille e gli operai  hanno incrociato le braccia mandando in tilt l’importante servizio svolto (lo svuotamento dei pezzi neri e delle fosse settiche) e creando “disperazione” nell’utenza che si vista negare l’intervento.   Alla base della protesta le recenti imposizioni dei dirigenti dell’Ecotecnica srl, gestore dell’impianto presso cui vengono riversati i liquami trasportati dai mezzi, che hanno imposto agli operatori il termine minimo di 30 minuti con il sistema di scarico chiuso per ogni singolo autocarro. Tale imposizione, in un impianto che è a disposizione degli autospurgo per  soli 5 ore un quarto al giorno, consentirebbe di smaltire solo una decina di mezzi al giorno. troppo pochi per una utenza di oltre 100 mila abitanti, visto che scaricano nello steso depuratore anche gli esercenti attività di autospurgo di Petrosino.

La vicenda è approvata pure a Palazzo VII aprile, ma con scarsi risultati. Il Consiglio Comunale può fare ben poca cosa in materia, in quanto i dirigenti dell’Ecotecnica srl si atterrebbero alle nuove disposizioni ambientali ed il sistema adottato è quello che maggiormente si adduce con le  norme in materia di sicurezza dell’impianto. Di parere opposto sono invece i titolari delle aziende che esercitano il servizio di autospurgo a Marsala e Petrosino che intendono rimanere a braccia incrociate fino a quando non si trovi una soluzione per accelerare lo smaltimento dei liquami urbani. E’ uno sciopero ad oltranza, quello che ne è scaturito tra i padroncini degli autospurgo che operano sul territorio e l’azienda che gestisce l’impianto di smaltimento dei liquami l’Ecotecnica srl. Il braccio di ferro dura di già da una settimana e a farne le spese, come sempre accade, è l’utenza.

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