Luigi Giacalone risponde alle accuse di Alberto Di Girolamo. Guai a “rompere” il PD, uniti si vince

Il Presidente della CNA Luigi Giacalone in una nota chiarisce la propria posizione e risponde, per le rime, alle accuse mosse dal segretario comunale del PD

digirolamogiacalone-e1424792082419La guerra “fratricida” all’interno del PD marsalese prosegue; l’ultima pagina è stata scritta dal presidente della CNA, Luigi Giacalone che ha risposto alle accuse di Alberto Di Girolamo. Intanto non si hanno notizie di importanti convergenze all’interno del Partito Democratico che, con le primarie sembra non avere risolto per nulla le beghe interne. Pare che gli altri due candidati Annamaria Angileri e Luigi Giacalone, avendo perso le primarie, sono stati messi da parte e tutti i riflettori vengono puntati su Alberto Di Girolamo, il quale è molto sospettoso e analizza ogni comportamento. L’annunciata scesa in campo di Salvatore Lombardo non lo gioca affatto, anche deve mettere nei conti che un’altra lista di sinistra, a Marsala, sicuramente candiderà un aspirante sindaco.

Ma ritorniamo all’ultimo “pomo della discordia”, l’incontro nello studio del notaio Lombardo.  Luigi Giacalone, esponente del PD, già candidato alle primarie di partito, risponde agli “anatemi” del Dottor Alberto Di Girolamo verso i presunti “cospiratori” che osteggiano la sua elezione a sindaco. Giacalone dopo aver partecipato ad una riunione politica, indetta da Alfredo Rubino, cognato del notaio Salvatore Lombardo, risponde alle non poche accuse mossegli dal candidato a sindaco del PD, e comparsi su tutti gli organi d’informazzione. In particolare Di Girolamo evidenziava, in una sua nota: “se è legittimo per altri la ricerca di candidati, non è ammissibile per Luigi Giacalone, così come nemmeno la sua partecipazione a questi incontri”, tenuto conto che lo stesso segretario provinciale del CNA era uno dei tre candidati alle primarie. “Se dovesse corrispondere a verità tale partecipazione – scrisse il segretario comunale dei democratici – chiederò che il partito provinciale e regionale prendano i dovuti provvedimenti e per quanto riguarda Marsala, non sarà più invitato alle varie riunioni e chiedo ai firmatari della sua candidatura di prendere ufficialmente le distanze”.

Giacalone risponde per le rime, per difendere, così asserisce di proprio pugno, alla propria rispettabilità da attacchi volgari, speciosi, lesivi e frutto di una “compagna del fango” che tanto sa di “metodo Boffo”. Dopo aver stigmatizzato sull’incontro, al quale non ha mai messo in dubbio il proprio attaccamento alla leadership che vede Di Girolamo candidato a sindaco, Giacalone avrebbe incontrato il segretario del partito per riferire dell’incontro; al posto di essere attaccato. Luigi Giacalone conclude il proprio sfogo scrivendo: “Il punto è: come evitare che il P.D. divenga un cumulo di macerie dal quale di erga una bandiera con su scritto: “Qui ha vinto l’odio”. E ancora: come rendere vincente la candidatura del Dott. Di Girolamo da me riconosciuta e mai rinnegata”.

Di seguito riportiamo il documento di Luigi Giacalone:

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