Legambiente: “Allarme spiagge, si sta distruggendo il fragile sistema dunale”

Sotto accusa le Amministrazioni Comunali di Marsala e Petrosino per la gestione dei litorali balneari di rispettiva competenza. L’erosione sta progressivamente inghiottendo le spiagge ed il mare lambisce, quasi, le abitazioni sorte lungo il litorale in assenza di una specifica normativa priva, ed in barba a quest’ultima dopo. Il rimpicciolimento dell’arenile è raccapricciante. Scomparse le dune di sabbia che dal Fortino arrivano fino a Torre Sibiliana, finite nell’edilizia della ricostruzione del dopoguerra, il mare ha continuato a strappare centimetro dopo centimetro almeno 50 metri di arenile solo negli ultimi 30 anni. E, la situazione sembra peggiorare di anno in anno.

Complici del dissesto idrogeologico che sta causando l’estinzione delle spiagge tra Marsala e Petrosino, secondo il presidente del locale Circolo Legambiente, sarebbero le pubbliche Amminstrazioni del territorio che non avendo mai istituito una seria ricerca sul fenomeno, per farlo regredire in maniera naturale, hanno “pensato bene”, di risolvere il problema con ruspe e camion per rimuovere le alghe in putrefazione dall’arenile, non curanti di quante tonnellate di sabbia finisce per essere rimossa. La cosa peggiore, sotto l’aspetto ambientale, è che si alimenta un insano ciclo ecologico: la poseidonia spiaggiata assiema alla sabbia ed ai rifiuti finisce colessere trasportata in discariche vicine al mare e dopo qualhe anno per esser trasportate nuovamente con le mareggiet invernali.

In particolare Legambiente sottolinea che i comuli di poseidonia, da sempre, svolgono un ruolo di protezione degli arenili, pertanto non andrebbero toccati. L’avvocato Letizia Pipitone, responsabil Legambiente Marsala Petrosino ha scrito una lettera ai sindaci di Marsala e Petrosino invitandoli a non toccare le alghe.

Questa la lettera:

“Anche questa estate , con molto ritardo, è partita la pulizia delle spiagge di Marsala e
Petrosino. Spiace dover dire sempre le stesse cose, ma anche quest’anno si pulisce il
litorale, rimuovendo con le pale meccaniche i banchi di alghe e la sabbia.
Come anche recentemente abbiamo sottolineato, le alghe non sono rifiuti e non
andrebbero rimosse.
I sindaci delle nostre città, pur essendo consapevoli che la rimozione della posidonia
accresce il fenomeno dell’erosione costiera ed il depauperamento della spiaggia,
persistono, ad appaltare, i lavori di pulizia e di manutenzione, a ditte che anziché
raccogliere a mano la plastica, il vetro e gli altri rifiuti umani, con mezzi pesanti ed
inadeguati, oltre a rimuovere gli elementi naturali, distruggono il fragile sistema dunale.
Con questo sistema pulizia e non solo, Marsala non ha più il litorale sabbioso che aveva
vent’anni fa.
Petrosino, in maniera schizofrenica, da un lato ha pagato ben 12.000,00 euro, alla dott.ssa
agronomo Antonella Ingianni, il progetto di rinaturazione della spiaggia di Torrazza, e
dall’altro consente l’uso delle pale meccaniche per la c.d. pulizia in aree protette e sotto
vincolo paesaggistico.
E’ evidente che le nostre amministrazioni comunali hanno idee a dir poco confuse sulla
tutela dei beni comuni.
La presidente
Letizia Pipitone”

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