La psicosi Ebola “contagia” Marsala. Dopo i casi sospetti di Palermo e Castelvetrano è stata istituita l’area l’area attrezzata anti-ebola al Paolo Borsellino

Ebola, meglio prevenire che curare. L'ASP di Trapani apre un reparto di osservazione OBI presso l'ospedale Paolo Borsellino di Marsala

L’Ebola, la peste del ventunesimo secolo, cosepdale-marsala-OBI-misure-anti-bola-barella-barellieri-marsalanews-sanità-pubblicaontinua a seminare paura anche dove fondamentalmente non ci dovrebbero essere rischi, almeno per ora che la pandemia non è esplosa nel mondo industrializzato. La gente comunque continua ad avere paura lo stesso ed ecco che lunghe code si registrano nelle sale d’aspetto degli ospedali di febbricitanti che temono di aver contratto “misteriosamente” il morbo. Al Paolo Borsellino di Marsala giunge giornalmente gente che teme di aver contratto il virus non appena la febbre stenta ad abbassarsi.  Del resto una visita non si nega a nessuno e come spesso si dice in gergo medico: meglio prevenire che curare. Anche l’Asp di Trapani è sulla stessa lunghezza d’onda e per fronteggiare la psicosi dell’ebola istituisce un’area attrezzata secondo i nuovi protocolli anti-ebola nell’unità di Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) del reparto di Pronto soccorso del Presidio ospedaliero “Paolo Borsellino” di Marsala.

La struttura, inaugurato, dal direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale Fabrizio De Nicola, accoglie in un posto in isolamento, in un locale completamente separato dal resto dell’unità, con ingresso autonomo, direttamente collegato alla pista dell’elisoccorso, ed equipaggiato con tutte le attrezzature necessarie previste. “Si tratta comunque – ha spiegato De Nicola – solo dell’attuazione di piani di prevenzione. La Sicilia infatti non rischia un’eventuale emergenza Ebola più delle altre regioni italiane”.

Alla cerimonia di inaugurazione dell’OBI sono intervenuti il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola, il direttore sanitario dell’ASP Antonio Siracusa, il direttore sanitario di Presidio Maria Concetta Martorana e il responsabile dell’Area Emergenza dell’ospedale Salvatore Vasta che ha illustrato funzioni, spazi e attrezzature dell’OBI. Presenti anche il presidente del consiglio comunale di Marsala Enzo Sturiano, in rappresentanza anche del commissario straordinario del comune Giovanni Bologna, e il parlamentare marsalese Antonella Milazzo.

“L’OBI che inauguriamo oggi, è già operativa – ha evidenziato De Nicola – Nonostante tante accuse ingiuste e falsità, sono orgoglioso di quanto stiamo facendo, con il sostegno e il sacrificio di tutti gli operatori della sanità, all’ospedale di Marsala un ospedale con strutture bellissime e la cui realtà non è quella che spesso viene dipinta. Con questa apertura abbiamo raggiunto un obiettivo, rispettato un impegno assunto con i cittadini marsalesi e accresciuto quella civiltà dell’accoglienza che è uno dei pilastri su cui poggia la nostra azione”.

All’OBI vengono monitorati, dai medici del Pronto soccorso, i pazienti con malattie che non necessitano di ricovero immediato, ma di una terapia con osservazione, da 12 a 36 ore e/o di un approfondimento diagnostico. Vi è infatti nell’unità la possibilità di valutare in modo appropriato il paziente che presenta patologie di competenza non univoca, così da meglio definirne le condizioni e trovarne la collocazione nel reparto più appropriato Si tratta di un trattamento rapido ed efficace, in grado di risolvere il quadro clinico riducendo le lunghe degenze. L’OBI marsalese prevede quattro posti letto oltre a sei infermieri, in aggiunta ai 17 del pronto soccorso e a 12 medici del reparto. A breve vi sarà anche un tecnico di rianimazione.

 

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