Giudice, assolve stupratore perché la ragazza non ha stretto le gambe

Il Giudice: “Se non voleva essere penetrata, perché non ha provato ad abbassare il sedere o a chiudere le gambe tenendo unite le ginocchia?”.

Toghe di magistrati appese in un ufficio del Tribunale di Roma in una immagine di archivio. ANSA / ALESSANDRO BIANCHI

Toghe di magistrati appese in un ufficio del Tribunale di Roma in una immagine di archivio. ANSA / ALESSANDRO BIANCHI

Una frase assurda, soprattutto se esce dalla bocca del giudice che sta decidendo sulla violenza sessuale subita da una ragazza. Robin Camp è il magistrato della Corte Federale del Canada che così si è rivolto ad una 19enne vittima di uno stupro.

L’uomo finito al centro dell’inchiesta era stato assolto da Camp proprio con quella motivazione: lo stupro non c’era stato perché la donna avrebbe potuto chiudere le gambe. Insomma, secondo Camp la ragazza era consenziente. Altrimenti quelle gambe non le avrebbe aperte.

La giovane è poi ricorsa in appello e la vicenda giudiziaria ha seguito il suo corso. Sul giudice Camp – come riporta CBC News – è calato lo sdegno di alcuni giuristi che hanno presentato un esposto. La Corte Federale, a quel punto, ha dato vita ad una inchiesta interna e ha sospeso per il momento Camp dai giudizi su casi di stupro.

Intanto Robin Camp ha iniziato a frequentare dei corsi sull’educazione sulla sensibilità di genere.

fonte: http://www.ilgiornale.it/

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