Fondi comunitari, la Sicilia non impiega gra parte delle risorse disponibili

L'impiego dei fondi comunitari rappresenta un'occasione unica per rimettere in moto diversi settori dell'economia e creare occupazione

antonella milazzoLa Sicilia fanalino di coda nell’utilizzo dei fondi europei. Troppe le occasioni perse. L’onorevole Antonella Milazzo, deputato regionale del PD in una nota diramata organi d’informazione denuncia che una una parte consistente di fondi comunitari rischia di andare perduta, malgrado negli ultimi due anni la Regione abbia aumentato la percentuale di spesa certificata. E’ una situazione inaccettabile, ogni finanziamento non attivato è un’occasione persa per lo sviluppo della Sicilia. La parlamentare regionale del PD Antonella Milazzo sostiene che: “Il 31 dicembre 2015 è il termine ultimo per rendicontare la spesa inerente i programmi europei Fesr-fse 2007-2013 e nel frattempo è già partita la nuova programmazione 2014-2020″.

In un periodo di grave recessione economica – continua Milazzo – quella dei fondi comunitari rappresenta un’occasione unica per rimettere in moto diversi settori dell’economia e creare occupazione. La Sicilia non può permettersi di perdere quest’opportunità. A tal proposito, è grave che una buona parte di somme destinate al cosiddetto ‘efficientamento energetico’, che consentirebbe agli enti locali  un sostanzioso risparmio sui costi della bolletta elettrica, rischiano di essere disimpegnate per mancanza di progetti o ritardo nella presentazione degli stessi”.

“Penso ad esempio – prosegue la parlamentare del PD – al caso del liceo scientifico di Marsala che rischia di perdere un finanziamento di un milione e seicentomila euro per l’adeguamento energetico della struttura a causa del ritardo accumulato nello svolgimento dell’iter burocratico. Casi come questo non devono e non possono accadere: è necessaria un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, Regione, Enti Locali e funzionari responsabili”.

“Serve un forte azione di coordinamento politico per non ripetere gli errori del passato e superare le criticità strutturali che la Sicilia si porta dietro richiamando l’intera burocrazia ad una forte assunzione di responsabilità e introducendo meccanismi di valutazione di perfomance. E’ inoltre necessario – conclude Milazzo – che i comuni sopperiscano alla loro incapacità di progettare e di investire attraverso i fondi comunitari, così come altrettanto necessarie sono, in vista della nuova programmazione, modifiche burocratiche e normative che rendano più veloci i procedimenti e allentino i vincoli di spesa previsti dal patto di stabilità interno della Regione e degli Enti Locali”.

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