Cresce la povertà in Sicilia, nel trapanese 10 mila persone assistite dalla Caritas

cibo-spreco-povertà-anziana-guarda-nel-cassonettoDrammatici i dati statistici diffusi dal Consiglio generale della Cisl Palermo Trapani sull’andamento economico della Sicilia. A fronte di un leggero miglioramento dei dati dell’occupazione in ambito regionale del 2,6%, i territori di Palermo e di Trapani non hanno avuto benefici; piuttosto si registra una netta flessione del numero degli occupati a Trapani -2% (la percentuale complessiva è del 42%) e in misura minore a Palermo -0,4% (38 percento il dato dell’occupazione). Sul fronte della povertà, a Trapani sono state ben 10 mila le persone che hanno chiesto l’intervento della Caritas.  E cresce il bisogno di politiche sociali, da settembre a Trapani sono state 500 finora le richieste giunge al comune per il Sia il sostegno all’inclusione attiva.

poverta-barbone-senza-casa-535x300Bisogna però fare di più sul fronte delle risorse. Analizzando i bilanci del 2015 , secondo uno studio della Cisl nazionale si registra una scarsa propensione al sociale, a Trapani infatti le spese sociali sono giunte nel 2014 al 17% delle spese correnti appena l’1% in più del 2013. La spesa sociale pro capite ammonta a 156 euro in linea con il dato regionale. Nel territorio trapanese a pesare è la crisi dell’agricoltura, della cantieristica dopo la chiusura oltre due anni fa del cantiere navale per il quale il rilancio, del porto ancora in attesa dei lavori e dell’edilizia con il calo del 50% degli addetti.

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“Notiamo un nuovo impegno per la soluzione della vertenza Rynair – ha affermato Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani aprendo i lavori del Consiglio generale a Baida –, siamo in attesa di risultati concreti e che finalmente la città e la sua provincia vengano valorizzate come meritano sul fronte del turismo delle infrastrutture con i collegamenti attesi fra gli aeroporti di Palermo e Trapani e quelli ferroviari”. Del resto, ha ricordato De Luca “da tempo chiediamo che si realizzi il Distretto Nord occidentale, considerare cioè il palermitano e il trapanese come un unico territorio da ampliare e potenziare per sfruttare al meglio le risorse europee nazionali e regionali, e programmare insieme opere e progetti che vadano in questa direzione”. Sul fronte dei conti pubblici e delle partecipate, ha aggiunto De Luca “negli ultimi anni ci sono stati segnali di impegno per il risanamento dei conti pubblici ma è chiaro che ancora tanto deve essere fatto e sul fronte dei servizi ai cittadini, dai trasporti ai rifiuti, non sono ancora gli standard che i territori meriterebbero. Si vada avanti con il risanamento e la riqualificazione della spesa pubblica per snellire le pubbliche amministrazioni e incentivare politiche e investimenti che non guardino più alla soluzione dell’emergenza”.

“Restano non valorizzate le potenzialità dei nostri territori, per questo le nostre città faticano a risvegliarsi dalla crisi – ha detto Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani aprendo i lavori del Consiglio generale a Baida -. Bisogna cogliere tutte le opportunità offerte dalle nuove misure nazionali come il Sostegno all’inclusione attiva e soprattutto i Patti per Palermo e Trapani, le infrastrutture e le grandi opere restano precondizione e chiave per il rilancio, ma è chiaro che non basta. Ciò che chiediamo da tempo è una vera politica della programmazione, di interventi mirati e strategici specifici per ogni realtà. Siamo pronti a discuterne con tutte le parti interessate, istituzioni, associazioni di categoria e industriali di ogni territorio”.

cerco-lavoro-cercare-trovare-lavoro-sicilia-povertàPreoccupante è il tasso di disoccupazione dei giovani che sfiora il 60% in molte città dell’Isola. A Trapani sono state 568 le pratiche di mobilità in deroga e 15 del trattamento di integrazione salariale straordinario (CIGS) in deroga.  A fronte di un aumento complessivo in Sicilia delle ore autorizzate di cassa integrazione straordinaria, (dati dei Consulenti del lavoro), nei    primi   8 mesi del 2016 rispetto a quelle concesse nell’analogo periodo del 2015 (+1,2 milioni di ore, pari al +15,9%), la provincia di Palermo ha il primato regionale per numero di ore di trattamento di integrazione salariale straordinario (CIGS) autorizzate: 1,4 milioni, con un aumento del 50,6% che colpisce tutti i settori, dall’edilizia al commercio. A Trapani si registra l’aumento delle ore di trattamento di integrazione salariale straordinario (CIGS),  49 mila ore (+154%) alle quali contribuiscono sia l’industria sia  il commercio.  Sul fronte delle imprese un leggero saldo positivo nelle due città (secondo dati Unioncamere a Trapani le nuove sono state 447 ma le cessazioni hanno riguardato 311 imprese), non ha comunque dato spinta alle due economie che restano ferme e lo confermano anche i dati sugli ammortizzatori sociali.

“Viviamo una fase di stasi – ha aggiunto De Luca  -, la politica a tutti i livelli deve svegliarsi, le nostre città sono allo stremo. Troppe sono le vertenze, la sofferenza delle famiglie in povertà, le incertezze dei nostri giovani costretti ad andare via, il rischio di desertificazione industriale davanti a noi, non possiamo continuare a parlare solo di emergenza”.   “Fra ammortizzatori sociali, pensioni basse, disoccupazione crescente, occorre ripensare integralmente le politiche sociali : non solo assistenza ma inclusione proprio secondo il  principio del SIA, il welfare inteso non come spesa ma come investimento sociale coinvolgendo tutti i soggetti in campo,  sindacato  datori  di lavoro, scuola e strumenti come l’alternanza scuola lavoro, la formazione, i centri per l’impiego, snodi essenziali da efficientare per il reale incontro tra domanda e offerta di lavoro. La Regione programmi politiche chiare e precise che abbiano strategie di rilancio economico”.

povertà-poveri-rovistano-fra-rifiutiSull’opportunità offerta dai fondi del Patto per il Sud, la Cisl sollecita ancora i cantieri per le grandi opere e le risorse del Pon che mette a disposizione 80 milioni di euro. Occorre dare ossigeno all’economia e l’edilizia potrebbe essere l’elemento principale del processo di ammodernamento che parte dalle infrastrutture. La Cisl ha sollecitato le Stazioni appaltanti affinché si faccia presto, le Prefetture e gli altri sindacati per un tavolo permanente parti sociali, imprese e istituzioni per superare qualunque criticità che possa portare ai ritardi e un patto di legalità per vigilare sulla gestione della stagione dei grandi appalti. Regione deve impegnarsi in una inversione di tendenza con veri investimenti orientando la spesa affinché si crei occupazione e sviluppo, finora il governo regionale non si è dimostrato  incapace,  e se si guarda alle precedenti finanziarie purtroppo si nota il vecchio vizio della politica di cedere, con interventi mirati, al clientelismo e non al vero sviluppo.

“Il paese continua a non crescere perché c’è un divario territoriale e disuguaglianze sociali enormi fra Nord e Sud – ha spiegato il segretario confederale Cisl Maurizio Bernava – , lo diciamo da tempo, il Sud rischia di diventare per l’Italia ciò che è stata la Grecia per l’Europa. E’ necessario che il governo metta in campo un piano Marshall per il Sud. Purtroppo non c’è il clima e noi dobbiamo mobilitarci, denunciare, proporre e metterci a disposizione per programmare il futuro. Intanto la Regione continua a non fare il cambio di passo, enti locali, governo nazionale e Regione dovrebbero lavorare assieme per avviare piani di investimento e puntare su poche priorità. Ma tutto questo ancora non c’è e si cerca continuamente solo il consenso e più si avvicina la campagna elettorale più questo declino aumenta”.

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