Marsala, i ragazzi del Liceo Scientifico impegnati in progetti di socializzazione multietnica attraverso le espressioni artistiche

Liceo-Scientifico-Pietro-Ruggieri-Marsala-esternoDue brillanti in iniziative si sono svolte sul fronte della socializzazione multietnica attraverso le espressioni artistiche, la cultura, il dialogo, la musica ed il ballo.  Un’originale estemporanea d’arte si è svolta giovedì scorso la sede del Liceo in via Giovanni Falcone. L’attività artistica, che si inserisce nel progetto “Eutopia. Storie di migranti: le Odissee moderne”, nata da un elaborato dalla Prof. Bruna Scimonelli, ha consentito al Liceo lilibetano di diventare membro della rete internazionale delle “UNESCO Associated Schools”. Un pregevole riconoscimento attribuito alle scuole che si sono distinte nell’educazione alla cittadinanza, nel rispetto delle leggi costituzionali e a difesa del patrimonio materiale e immateriale e dello sviluppo sostenibile, in una ottica attenta alle tematiche “unescane”.

Presenti anche le docenti del Dipartimento di Disegno e Storia dell’Arte e gli splendidi operatori del centro di accoglienza SPRAR; ha partecipato, dando il suo competente apporto, il pittore Paolo Di Dia. Emozioni diverse e convergenti quelle veicolate attraverso l’arte e lo stare insieme, sotto il denominatore comune del tema scelto (non a caso!) per i lavori: la libertà. E sono gli stessi alunni che raccontano…

“Una giornata un po’ diversa…è stata quella vissuta dagli studenti dello Scientifico di Marsala lo scorso 21 Aprile, quando nel primo pomeriggio si sono  recati a scuola per un estemporanea di arte con dei giovani immigrati del centro di accoglienza SPRAR di Rakalia. La rassegna si è svolta in un’atmosfera gioiosa; e mentre molti ragazzi si apprestavano a sbizzarrirsi con diverse forme d’arte quali disegno su tela, pittura, ed infine anche disegno sul viso, tutte legate dal tema della libertà, altri si soffermavano a dialogare con i ragazzi del centro accoglienza, praticamente coetanei avendo dai sedici ai venti anni.

Un gruppo di studenti si sono improvvisati giornalisti ed hanno intervistato gli ospiti. Tra le interviste più significative quella fatta ad una ragazza molto timida, dallo sguardo dolce e innocente; il suo nome è Bakula, non parla molto bene l’italiano, ma si impegna molto nello studio ed in altre attività alternative come per esempio lo scoutismo, per meglio relazionarsi con la gente dell posto

Successivamente i ragazzi dello Scientifico hanno intervistato altri due ragazzi dal carattere molto diverso: i due erano molto più vivaci, estroversi e socievoli … che hanno fornito diverse informazioni sia sulla loro vita qui a Marsala, sia su quella che era la loro vita in Bangladesh. Durante il giorno vanno in giro per la città in bici e la loro principale attività – detta ironicamente da uno di loro –  è dormire! Invece il ricordo più bello che hanno del loro paese sono i tanti balli e canti nella loro lingua.

Infine l’ultimo intervistato è stato Mattia, un ragazzo di 19 anni che è venuto in Italia un anno fa con un barcone. Un ragazzo alto dagli occhi grandi e scuri, timido e riservato. Non ha voluto dire molto di sè. I suoi compagni del Centro SPRAR hanno detto che la mattinata va a scuola, invece durante il pomeriggio gioca a calcio nel campetto vicino il centro di accoglienza per giocare a calcetto. Come sul campo di calcio Mattia ogni giorno corre incontro alla libertà in una società multietnica, lontano dagli orrori del passato. Il suo sogno è una nuova casa e una famiglia che lo accetti e lo ami.

La giornata di integrazione sociale multietnica del Liceo Scientifico di Marsala si è conclusa con balli al suono di strumenti a percussione suonati a più mani dai giovani del plesso scolastico e dai coetanei del centro di accoglienza SPRAR di Rakalia. Un inno spontaneo e particolarmente sentito alla pace e alla libertà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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